In tour con Gavin Harrison & Pat Mastelotto

70 giorni in tour con 2 batteristi di fama mondiale. Curiosità, consigli, insegnamenti.

Clicca qui per scaricare il Warm Up in Pdf

-PESO DELLE BACCHETTE, ci sono tantissimi modelli di bacchette, più o meno lunghe, più o meno spesse , più o meno pesanti , e anche prendendo sempre lo stesso modello ci possiamo accorgere molto facilmente che possiamo incontrare lo stesso modello di bacchette ma con pesi diversi e proprio per questo può capitare che , anche se si suona con un determinato modello e ci si sente a proprio agio, può arrivare il giorno in cui ci si inizia a trovare scomodi e e ci si ritrova a cambiare modello, magari con uno più leggero o più pesante… appunto questo può essere determinato dal fatto che un modello di bacchetta può avere diversi pesi che possiamo suddividere in leggero, medio e pesante.

È naturale che se si è abituati a suonare per esempio con delle classiche vic firth 5b e siamo soliti utilizzare un modello intermedio, potrebbe capitare di comprare per più volte di fila un modello più pesante , questo potrebbe portarci a pensare che questo modello di bacchette non fa più per noi e che potrebbe essere meglio passare a un modello più piccolo , esempio vic firth 5a… a volte il cambiamento può essere veramente necessario da un nostro vero bisogno di un modello con misure differenti dal solito, ma tante volte può essere determinato da un acquisto sbagliato…cosa ho imparato da pat e Gavin è che loro pesano le bacchette e capiscono quale è il peso più adatto a loro, in questo modo si fanno sempre inviare bacchette che si avvicinino il più possibile a quel peso in modo da non ritrovarsi mai a suonare in modo scomodo… per noi umili mortali che non possiamo farci inviare le bacchette una tecnica potrebbe essere quella di capire il modello e il peso della bacchetta che ci fa sentire di più a nostro agio, pesarla con la bilancia , anche quella per la pasta digitale va più che bene , ed una volta capito il peso comprare sempre bacchette che ci si avvicinino il più possibile.

Non vergognatevi di entrare in un negozio di musica con una bilancia e pesare le bacchette , potranno anche pensare male di voi ma siete voi che state spendendo i soldi e sarete voi a suonare più comodi successivamente. Naturalmente anche se trovate una bacchetta che pesa un grammo o due più o meno dei vostri soliti standard non è un vero problema , il problema vero è quando la differenza inizia a essere più grande , quindi come ultimo consiglio scrivete sulla base della bacchetta il suo peso in modo che se avete molte bacchette all’interno della vostra sacca porta bacchette e con pesi leggermente diversi , con facilità potrete distinguerle.


-STAY DRI Hearing Aid DehumidifierUno dei principali problemi di rottura dei nostri in hear monitor è dovuto all’ umidità che fa bloccare i circuiti al loro interno. Grazie a queste piccole sfere di plastica che catturano l’ umidità non avremo più di questi problemi e oltretutto avremo un contenitore sicuro che protegge le nostre cuffie. Possono costare dai 10 ai 15 dollari e si trovano facilmente su internet.naturalmente non li voglio vendere ma visto che ho testato sulla mia pelle i problemi che possono dare umidità a vari urti non calcolati, meglio spendere 10\15 dollari ed evitare questi due problemi piuttosto che spenderne dai 100 in su per riparare e\o ricomprare le cuffie nuove.


-L’IMPORTANZA DEL RISCALDAMENTO PRE CONCERTO. Tantissime persone non si scaldano mai prima di un concerto ma secondo me è la cosa più sbagliata in assoluto.

Un cantante che non si scalda la voce prima di cantare non verrebbe mai definito un vero cantante , perche se canti veramente senza scaldarti ti rovini la voce. Essendo la voce considerata uno strumento a mio parere ache con tutti gli altri strumenti vige la stessa regola.

Naturalmente si può suonare senza scaldarsi ma il problema è che sicuramente suoni peggio di come suoneresti dopo esserti scaldato e c’è sempre una percentuale di rischio dove potresti farti male a muscoli giunture o tendini.Esempio su Pat , ma sono sicuro che potrei farlo su tutti i batteristi professionisti , si scaldava qualche minuto anche prima di fare il soundcheck e prima dello show vero e proprio passava dai 45 min alle due ore a scaldarsi , naturalmente dipendeva dalla serata e dal tempo a disposizione .

Non si scaldava ininterrottamente faceva delle pause più o meno lunghe però il suo obiettivo era quello di arrivare sul palco ed essere fluido e potente senza rischiare di farsi male e non suonare al meglio… mi ha anche detto che questo è niente in confronto al riscaldamento che fa con i king crimson dove da quando arrivano al posto dove suoneranno fino ad arrivare al momento del concerto (3 ore di show con 20\30 min di pausa in mezzo ) si parla veramente di ore di riscaldamento e pause…a mio parere il riscaldamento è veramente fondamentale e non devo dimostrarlo ma si può constatare sulla propria pelle.. basta che un giorno vi mettete sulla batteria e iniziate a suonare diversi brani a vostro piacimento , sono sicuro che non vi sentirete completamente a vostro agio prima di aver suonato almeno 2 o 3 pezzi. il giorno successivo provate a prendervi almeno 20\30 minuti dove vi scaldate sia braccia che gambe sulla batteria o anche semplicemente su pad e battendo i piedi per terra, dopodiche risuonate le stesse canzoni del giorno prima , sono sicuro che noterete la differenza e dopo averla capita non suonerete più senza esservi scaldati prima.


-RUBARE CON GLI OCCHI E CON LE ORECCHIEIn questo tour ho avuto modo di confrontarmi principalmente con pat visto che ci stavo a stretto contatto tutti i giorni ed un paio di volte anche con gavin ma devo dire che la cosa da cui ho appreso di più in assoluto è stato guardare ed ascoltare mentre suonavano dal vivo.

Sicuramente a livello di allenamento fisico sullo strumento sono regredito perchè non ho potuto suonare per più di un mese e mezzo però rubare con gli occhi e le orecchie da due grandi batteristi come loro mi ha veramente aperto la mente, ora quando ascolto i brani fatti con i miei gruppi ho veramente tantissime idee per modificare le linee di batteria da me precedentemente create e proprio per questo spingo tutti quanti voi ad andare a più concerti possibili, specialmente quelli con dei bravi batteristi, perche Ogni concerto è una vera e propria lezione, se preso nella maniera giusta.


-SAPER LEGGERE E SCRIVERE LA MUSICA MA ANCHE SAPERSI ALLONTANARE DALLO SPARTITOOrmai da tempo abbiamo capito che per diventare un musicista professionista , ma anche semplicemente per suonare a un livello intermedio , è veramente fondamentale saper leggere e scrivere la musica; non obbligatorio ,ma fondamentale perché ti facilita il lavoro e l’ apprendimento sotto tutti i punti di vista.

Quello che ho imparato da pat e Gavin è che sono veramente molto diversi sotto questo punto di vista. Gavin è precisissimo e si scrive qualsiasi cosa nel particolare , pat non è molto bravo a leggere e a scrivere ma comunque utilizza drumchart o partiture all’ evenienza. In ogni caso entrambi utilizzano l’ arma della lettura quando devono lavorare ma , la cosa veramente più importante è che cercano anche di distaccarsi dallo spartito il prima possibile , sia perché non è molto bello che in una situazione Iive il pubblico ti veda leggere lo spartito per tutto il concerto , sia perché stare troppo focalizzato sullo spartito ti fa distaccare troppo dalla musica e dal feeling che devi avere con gli altri musicisti.

Per esempio Gavin mi ha spiegato che in un progetto come quello con i king crimson inizialmente ha dovuto per forza trascrivere e leggere tutti i brani in fase di prove con il resto della band perché i brani erano veramente lunghi e complessi da ricordare.

La tecnica che lui ha utilizzato per distaccarsi dallo spartito è semplice ma voglio comunque raccontarvi il suo punto di vista.dopo aver suonato per una cinquantina di volte lo stesso brano con lo spartito davanti ha iniziato a provare a suonare non guardando lo spartito e naturalmente nei punti dove si trovava veramente in difficoltà gli dava uno sguardo per non sbagliare , ed è andato avanti cosi fino a che non ha tolto completamente lo spartito nel corso dell’ esecuzione. 


-CAPIRE DOVE POSIZIONARSI SUL PALCO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDINaturalmente in una situazione dove si suona con una batteria di proprietà del locale che è già stata posizionata sul palco il problema non si pone , a meno che non ci sia la necessità di spostarla in in altra posizione .

Questo problema avviene molto più di frequente quando utilizzi il tuo strumento che devi portare con te e successivamente posizionare sul palco… partiamo dal presupposto che gli o.r.k. utilizzano una disposizione un po’ atipica , cioè invece di utilizzare la disposizione più classica dov’è il batterista si mette dietro tutti quanti , basso e chitarra di fronte a lui, uno a destra e uno a sinistra e il cantante di fronte a tutti centrale , loro utilizzano una disposizione dove sono tutti su una linea orizzontale ,vista dalla prospettiva del publico , pat batteria a sinistra alla sua destra mello chitarra e a seguire Colin basso e led voce e tastiere.

Detto questo quasi sempre in tour ci capitava di posizionare la batteria prima di tutto il resto e una volta ci e capitato di posizionare il tappeto , montare la batteria e renderci conto successivamente che posizionandola in quel modo non c era abbastanza spazio per gli altri , premetto che su palchi molto grandi solitamente il problema non si pone e fortunatamente è successo solo un unica volta e abbiamo imparato dal nostro errore , perché abbiamo dovuto spostare tutta la batteria dal tappeto , riposizionare il tappeto in una posizione più adeguata e rimettere la batteria sopra … grande perdita di energie e tempo.

Detto questo il mio consiglio per tutti quanti è che si vi trovate a dover suonare in un locale dove potete o dovete posizionarvi da soli la batteria , accertatevi di aver pianificato prima con la band la vostra disposizione sul palco che deve essere sempre quella e parlato con la persona nel locale che si occupa dello stage in modo da pianificare insieme il posizionamento della batteria cosicché una volta posizionata e montata non avrete più problemi e/o perdite di tempo. Più di una volta è capitato.


-REGOLARSI IN BASE AL POSTO DOVE SI SUONAogni batterista nel tempo sceglie e crea il suo drum kit e naturalmente dopo tanto tempo e soldi spesi nel cercare il suono che più ci piace vorremmo utilizzare sempre quello , ed è possibile ma vanno prese delle piccole accortezze in base al posto dove si suona.

Può capitare in molti casi di suonare in posti molto piccoli  ed il problema , specialmente per noi batteristi è che sia se la batteria è microfonata che non , avremmo sempre il suono acustico naturale del nostro strumento che arriverà alle orecchie del publico e per nostra sfortuna in alcuni casi se non stiamo attenti potrebbe disturbarli a tal punto da farli uscire dal locale… le prima cose su cui prestare attenzione sono sicuramente il volume generale che abbiamo quando suoniamo sul nostro kit, i piatti e il rullante.

Se suoniamo in un posto veramente piccolo se su una scala da uno a 10 solitamente suoniamo con un volume 10 è preferibile suonare a un 8/6 anche perché più forte suonerete più il fonico dovrà alzare i volumi di tutto il resto della band e di conseguenza uscirà fuori un accozzaglia di suoni troppo forti per essere capiti ed apprezzati dal pubblico ; per quanto riguarda i piatti che sono la parte del kit insieme al rullante che prendono le frequenze più acute e che quindi a distanza ravvicinata o in spazi molto piccoli sono quelli che andranno a disturbare di più L’ascoltatore , non tutti hanno la possibilità di avere dei piatti più piccoli del normale e che quindi abbiano un suono più contenuto quindi una tecnica a volte purtroppo necessaria e quella di mettere del nastro o gaffa che vada a diminuire le vibrazioni e che quindi faccia decadere prima il suono , mio consiglio personale in questo caso usate il nastro di carta o il nastro nero isolante mettendo magari dei pezzi di fazzoletti sotto a quest’ ultimo , dico il nastro di carta o isolante perché lasciato solo per il tempo del concerto si staccherà con facilità dal piatto senza lasciare segni .

Per ultimo il rullante , stesso discorso dei piatti e una frequenza acuta che buca veramente quindi una tecnica potrebbe essere quella di togliergli le armoniche stoppandolo , abbassarlo di accordatura in modo di non avere più quelle frequenze più acute oppure non utilizzare il rimshot; e naturalmente suonarlo più piano come tutto il resto del kit. Voi potreste dirmi , ma suono rock , Metal , punk o altri generi che di base sono potenti e vanno suonati con un intenzione potente , e avete ragione , ma ricordiamoci che tutti noi siamo al servizio della musica e del publico quindi la nostra performance deve essere diretta a suonare bene creando una situazione dove L ascoltatore si gode il concerto senza diventare sordo .

Quindi in alcuni casi L unica soluzione è diminuire il nostro volume con tutti i mezzi che abbiamo per permettere al publico uno spettacolo più gradevole . In questi casi la cosa che faceva pat era di cambiare i due crash che aveva con due più piccoli per esempio . 


-L’IMPORTANZA DELL’ ACCORDATURASi parla di questo mito dell accordatura in ogni dove e spuntano maestri dell accordatura ovunque ma purtroppo L arte dell accordatura è una materia che può essere insegnata fino a un certo punto ,  perché una volta imparate le basi per saper accordare dipende solo da noi stessi: quanto tempo abbiamo passato dietro la batteria accordando e scordando lo strumento , testando nuove pelli , tipi diversi di materiali e tipi diversi di accordatura in diversi tipi di ambienti . Al termine di tutto questo ( che in realtà continuerà per sempre) ognuno di noi avrà una sua tecnica basata sulle tecniche base dell accordatura e raffinata con il tempo e L esperienza …detto questo non voglio parlare in generale dell accordatura e neanche del fatto che ogni volta che si cambia ambiente bisogna ritoccare un po’ L accordatura , ma voglio parlare di un particolare che anche se piccolo secondo me è molto importante visto fare da pat e gavin in tour. Ho notato che durante il concerto più di una volta si mettevano a stringere alcuni tiranti specialmente quelli del rullante e a volte di altri tamburi .

Questo perché ogni volta che suoniamo , specialmente live dove capita di suonare un po’ più forte dispetto al normale le vibrazione create dalla bacchetta che percuote il tamburo possono far allentare i tiranti , specialmente quelli del rullante e in particolare modo quelli nei dintorni di dove colpiamo con il rimshot… quindi consiglio personale , per avere sempre lo stesso suono non basta semplicemente colpire sempre alla stessa maniera ma di tanto in tanto ridare una piccola tirata L addove percepiamo di aver colpito energicamente per alcuni pezzi di seguito può fare la differenza , magari anche piccola , ma si sa che noi batteristi siamo autistici perfezionisti .

1 Settembre 2019

0 responses on "In tour con Gavin Harrison & Pat Mastelotto"

Leave a Message

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

COPYRIGHT DRUMSTART 2020, P.IVA 10720641009 - PRIVACY POLICY